In un calendario fitto di impegni fra campionato con relativi turni infrasettimanali e Coppa Italia Eccellenza, dove non arriveranno le gambe sarà la testa a fare la differenza. Ad oggi, il numero di partite che il Canosa disputerà si attesta intorno alle 42, un numero esorbitante, più di quelle di una squadra di Serie B che si fermano a 38, con la differenza che se i primi non sono professionisti, i secondi lo sono. Il match casalingo del “San Sabino” contro lo Spinazzola dell’ex Zinfollino, metterà la parola fine ad un tour de force che ha preso il via il 29 settembre, con gare ogni tre giorni ed un notevole dispendio di energie fisiche e mentali. Lucidità e cinicità sotto porta faranno forse da padrone ad una gara importantissima per entrambe, i primi per continuare a coltivare le ambizioni d’alta classifica, i secondi per dare seguito alla vittoria casalina contro il Bisceglie per 4-2 così da tenere lontana la zona play-out. Dopo la vittoria ottenuta nell’andata del II° turno di Coppa Italia Eccellenza al “Coppi” di Ruvo per 1-2 (reti di Saani e Mangialardi) ed il relativo ritorno disputatosi giovedì scorso, quello di domenica sarà il terzo confronto stagionale fra le compagini, una gara speciale anche per il tecnico dei canosini Gigi Di Simone che ha condotto lo scorso anno gli spinazzolesi ad un’insperata salvezza, ottenuta proprio al “San Sabino” nello spareggio play-out contro il Real Siti.
Decimo in classifica con 10 punti, lo Spinazzola dopo un discreto inizio di campionato è incappato in una crisi di risultati con appena due punti in cinque partite, prima di imporsi, come detto, sul Bisceglie di mister Loseto. Il modulo adoperato, il 3-4-3 o all’occorrenza il 4-4-2, vede in Ruibal e Zàldua i suoi principali interpreti, entrambi autori di tre centri. Non entusiasma il cammino fuori casa, con cinque punti totalizzati sui diciotto disponibili frutto soprattutto del blitz esterno in casa del Gallipoli per 0-2. Fra i punti di forza, la fase difensiva in virtù della terza miglior retroguardia del campionato con 10 centri subiti, a fronte delle 16 reti realizzate. Nello scorso campionato, i biancoblu fecero un brutto scherzo agli ofantini con quell’1-3 prima della sosta natalizia arrivato in un momento in cui nessuno se lo aspettava. Fare tesoro degli insegnamenti del passato per continuare a vincere è sicuramente uno dei segreti per non incappare negli errori del passato.
Sabino Del Latte | Ufficio Stampa Canosa Calcio 1948